Il Tar boccia il ricorso della Cgil sul dimezzamento dello sciopero dei trasporti

Il Tar boccia il ricorso della Cgil sul dimezzamento dello sciopero dei trasporti

 

Nessuna sospensione cautelare urgente dell’ordinanza con la quale il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Matteo Salvini, due giorni fa, ha ridotto a 12 ore lo sciopero nazionale del servizio di trasporto ferroviario. L’ha deciso il Tar del Lazio con un decreto cautelare monocratico con il quale ha respinto le richieste della Federazione Italiana Lavoratori Trasporti – Filt/Cgil.

In particolare, il presidente della terza sezione del Tribunale amministrativo ha ritenuto che “non sussistono i presupposti di cui all’art. 56 Cpa (che consente di ottenere un decreto presidenziale monocratico che disponga misure cautelari provvisorie in caso di “estrema gravità ed urgenza” tale da non consentire neppure la dilazione fino alla trattazione collegiale della domanda cautelare in camera di consiglio. Ndr) avuto presente che la sospensione del gravato provvedimento verrebbe a creare in punto di fatto una situazione irreversibile tale da rendere tamquam non esset un’eventuale ordinanza collegiale di rigetto dell’istanza cautelare”. In più, il Tar ha ritenuto che, alla luce di un bilanciamento dei contrapposti interessi, “appare potiore l’interesse degli utenti che hanno fatto affidamento sulla continuità del servizio assicurato dal gravato provvedimento e dei conseguenti disagi che verrebbero a sopportare, aggravati dall’estrema difficoltà da parte delle aziende di apprestare tempestivamente le idonee misure organizzative nella fascia protetta”. Fissata il 4 settembre prossimo l’udienza in camera di consiglio per la trattazione collegiale del ricorso.

 

 

 

 

 

 

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